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Le storie di un paese come tanti della Brianza si intrecciano in un romanzo umoristico che racconta aneddoti, processioni, riti familiari, lutti e personaggi: dalla Tognetta morta di AIDS, a don Michele, il bel parroco accusato di aver "interronito" il paese, fino ad Alfredo, figlio atipico di una numerosa famiglia di piccoli imprenditori. Alfredo è un artigiano specializzato in presepi e le sue statuine riproducono alla perfezione le fattezze della gente del posto. Dalla sua posizione marginale, è l'attento osservatore della società nella quale vive e la sua narrazione corale, sottilmente ironica, a tratti amara, coglie con brevi tratteggi ciò che la modernità ha portato nella Brianza delle "fabbrichette". La convincente ricostruzione del parlato dialettale rivela l'anima di un mondo, la sua resistenza alla mescolanza e al nuovo che arriva. Un benvenuto viaggio nel profondo Nord, in genere poco praticato dalla narrativa e, senza dubbio, un viaggio nella storia italiana e lombarda degli ultimi cinquant'anni, con molte suggestioni.